10.4.11

Studente perseguitato all'Istituto d'Arte.

Uno studente dell'Istituto d'Arte, Samuele Bertè, è stato ferocemente attaccato dalla preside della sua scuola in seguito allo sciopero ed alle dichiarazioni rilasciate ai giornali durante la conferenza stampa (vedi: http://lgsmacerata.blogspot.com/2010/10/macerata-sciopero-degli-studenti-delle_08.html). Manifestazione promossa proprio dal Laboratorio Giovanile Sociale e dalla Rete degli Studenti Medi contro i tagli alla scuola.

Rimandiamo ai prossimi giorni le riflessioni e le azioni del Laboratorio, intanto lasciamo la massima disponibilità a tutt* di scrivere e condividere le loro riflessioni in merito alla vicenda, convinti che solo mettendo in comune si possa costruire una società migliore (per contributi scrivete a lgsmacerata@gmail.com) e facendo di questo sito un luogo di contro-informazione e sapere-altro.

Riportiamo immutato il resoconto della madre su quanto accaduto nelle ultime settimane, in una vicenda che ha sconvolto il mondo studentesco maceratese e molto ha fatto e farà parlare in città.

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Nell’ottobre scorso Samuele Berté rappresentante dell’Istituto d’Arte di Macerata G. Cantalamessa, partecipa insieme a centinaia di ragazzi allo sciopero nazionale contro la riforma Gelmini. Durante le dichiarazioni di tutti i rappresentanti, anche lui protesta contro i tagli e precisamente dice: “mancano i soldi per i colori, manca la carta igienica nei bagni e cadono i calcinacci in testa”. Tutto questo corrisponde a delle verità conosciute e che sono state espresse durante le varie assemblee d’istituto e Samuele fa da portavoce come prevede il suo ruolo.

A distanza di quasi 2 mesi la preside Iannotta legge la fotocopia dell’articolo esposta in bacheca.

Telefona alla madre di Samuele insultandola di avere un figlio infame. Le intima di telefonare subito alla redazione de Il Resto del Carlino per smentire le accuse infamanti la sua scuola, altrimenti avrebbe agito di conseguenza nei confronti dell’alunno. La madre non ha possibilità di replica, la preside è infuriata e poi riaggancia. Il giorno dopo la telefonata a Samuele viene comunicato dai prof che ha una NOTA DISCIPLINARE SUL REGISTRO.

Dopo pochi giorni la preside tenta la sospensione del ragazzo dalle lezioni che non viene però accettata dai professori con cui Sam ha ottimi rapporti.

Arriva una lettera a casa della famiglia in cui la preside minaccia la madre di denunciarla alle autorità competenti per CULPA IN EDUCANDO. Nel frattempo la famiglia del ragazzo si affida all’avvocato Rita Foria che denuncia l’accaduto al Ministero dell’Istruzione e all’Ufficio Scolastico sia Provinciale che Regionale affinché venga effettuata un’indagine sul comportamento della dirigente dell’Istituto.

Arriva anche il 7 IN CONDOTTA sulla pagella. L’avvocato Foria chiede alla scuola copia del verbale del consiglio nel quale è stato deciso il voto. Tale richiesta non ha alcun riscontro!

Il giorno 5 aprile 2011 la madre viene convocata dall’assistente sociale del comune di residenza. La Procura della Repubblica richiede tramite il TRIBUNALE DEI MINORI UN’INDAGINE SOCIO-AMBIENTALE sulla madre di Samuele denunciata per CULPA IN EDUCANDO.

La madre comincia la sua protesta.

Sempre sulla questione: http://lgsmacerata.blogspot.com/2011/04/i-diritti-di-samuele-sono-i-diritti-di.html
Il gruppo facebook promosso dalla madre di Samuele è: "Difendiamo Samuele" http://www.facebook.com/home.php?sk=group_216184111731801&ref=ts

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