25.1.11

Portare la Palestina a scuola...

Più che (soddi)sfatti torniamo a casa dall'assemblea d'istituto di Ragioneria.




Il Laboratorio ha portato a 1000 persone la testimonianza di un conflitto vero, quello in Medioriente, e di una sofferenza vera, quella del popolo palestinese.

Gli abbracci ed i ringraziamenti, il silenzio e gli interventi ci ripagano degli sforzi fatti e ci invitano ulteriormente a prendere posizione e impegnarci laddove regna l'ingiustizia, perché raccontare (mostrare, far vedere, svelare) i regimi di oppressione non è inutile, anzi: la gente ascolta, i giovani si indignano, gli esclusi riprendono voce.


Abbiamo parlato di educare all'indignazione, alla presa di posizione, ad alzarsi dalla sedia, a lottare contro chi opprime.

La disponibilità e buona volontà dei rappresentanti dell'istituto e del carissimo Leonardo Gironella, oltre che delle professoresse che ci hanno supportato, hanno aperto davvero il campo ad un racconto della marginalità come raramente accade nelle scuole.


Dobbiamo rilanciare questo impegno, che è l'impegno del Laboratorio Giovanile Sociale come della Rete degli Studenti Medi, a riaprire la discussione: sugli spazi e l'autonomia degli studenti, sulle tematiche, sulle possibilità di cambiamento, sull'inclusione e contro l'emarginazione.

Va rilanciata la coscienza critica e l'impegno politico nelle scuole, contro chi si oppone all'autonomia degli studenti o pensa solo alla propria sterile posizione politica.


Un grazie a tutt*, un grazie a chi ha saputo ascoltare e organizzare, un grazie a chi ci accompagnerà ancora in questa battaglia di civiltà e comunità.


PS: il 6 maggio siamo tornati a scuola, all'ITAS di Macerata, invitati dai rappresentanti d'istituto che abbiamo sostenuto alle elezioni, dimostrano che fare rete significa fare cultura, informazione e politica. Anche a loro va il nostro grazie per aver dato voce ad un popolo sofferente, e per aver voluto ascoltare la verità capendo cosa avviene in terra di Palestina


Stefano, Laboratorio Giovanile Sociale

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