Oggi inizia a Marghera, presso il centro sociale Rivolta, la due giorni di incontri, workshop, confronti e analisi tra le tante comunità che rEsistono sui territori, si riappropriano degli spazi, difendono i diritti del lavoro e dell'ambiente, alla socialità e alla condivisione dei saperi.
Un passaggio importante e molto bello, che mette assieme la Fiom ed il movimento studentesco, i laboratori sociali ed i movimenti per l'acqua, i precari, i centri sociali ed i migranti.
Due giorni di workshop per tessere altro filo alla rete intracciata da Uniti contro la crisi, il cartello costituito dopo la manifestazione Fiom del 16 ottobre scorso da sindacalisti e attivisti di movimento. Sabato 22 e domenica 23, al centro sociale Rivolta di Marghera. «L'arroganza dei poteri forti pone con urgenza la questione dell'elaborazione collettiva di un programma sociale condiviso attorno al quale disegnare un'alternativa possibile a ciò che ci è imposto dall'alto con violenza e ricatto», scrivono gli organizzatori. Di qui l'esigenza di «una nuova elaborazione politica», che sia alla base di una nuova idea di società. I workshop tematici si svolgeranno sabato, mentre domenica sarà l'assemblea plenaria a trarre le fila della discussione.
Tre, gli spazi seminariali. Il primo: «Democrazia e saperi come bene comune: verso gli stati generali della conoscenza», perchè i conflitti sociali degli ultimi mesi indicano come studenti, precari della scuola e dell'università, lavoratori della cultura e dello spettacolo, «sono diventati protagonisti di una battaglia che pone la condivisione del sapere , la sua socializzazione, al cuore dei processi di liberazione di tutti e di ciascuno». Il secondo workshop si occuperà di democrazia e beni comuni «tra crisi e cologica e riconversione produttiva, per un nuovo modello di sviluppo». Infine, democrazia e welfare, «salario, reddito, redistribuzione della ricchezza». La giornata di sabato sarà conclusa, alla sera, da un forum a cui partecipano, oltre al manifesto, Global, Alternative per il socialismo, Carta, Liberazione, Alfabeta, Micromega e Radio Popolare Roma. Domenica invece, assemblea plenaria conclusiva.
Tre, gli spazi seminariali. Il primo: «Democrazia e saperi come bene comune: verso gli stati generali della conoscenza», perchè i conflitti sociali degli ultimi mesi indicano come studenti, precari della scuola e dell'università, lavoratori della cultura e dello spettacolo, «sono diventati protagonisti di una battaglia che pone la condivisione del sapere , la sua socializzazione, al cuore dei processi di liberazione di tutti e di ciascuno». Il secondo workshop si occuperà di democrazia e beni comuni «tra crisi e cologica e riconversione produttiva, per un nuovo modello di sviluppo». Infine, democrazia e welfare, «salario, reddito, redistribuzione della ricchezza». La giornata di sabato sarà conclusa, alla sera, da un forum a cui partecipano, oltre al manifesto, Global, Alternative per il socialismo, Carta, Liberazione, Alfabeta, Micromega e Radio Popolare Roma. Domenica invece, assemblea plenaria conclusiva.
Su http://www.globalproject.info/ la diretta e il programma dell'evento.
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