Sono mesi che come LGS monitoriamo la situazione dei conflitti sociali nella nostra città, li stimoliamo là dove serve (vedi scuole superiori), lì sosteniamo (leggi Diritto allo studio, al lavoro e al reddito), li trasformiamo in vittorie (Referendum) e nel complesso li analizziamo con momenti di autoformazione.
Quanto sta avvenendo in Italia è nel mondo sta sconvolgendo il quadro esistente e comportando misure drastiche che mirino a salvare il capitalismo dalla crisi riducendo i diritti collettivi.
La Manovra del Governo Berlusconi, la terza in otto mesi, rappresenta un colpo fortissimo e forse mortale per il nostro Paese: di un'iniquità impressionante, allunga le pensioni e taglia i sussidi statali, non tocca le grandi ricchezze e non combatte in maniera drastica l'evasione. Insomma, niente si muove nella direzione di un cambio di sistema, che semmai peggiora e ulteriormente punta ad accumulare sul lavoro e i diritti delle donne e degli uomini.
Come LGS SOSTENIAMO LO SCIOPERO INDETTO DALLA CGIL PER IL 6 SETTEMBRE PARTECIPANDO ALLA MANIFESTAZIONE, invitiamo alla mobilitazione le classi sociali colpite dalla manovra, e ribadiamo che la CGIL DEVE SCENDERE E RIMANERE IN PIAZZA per essere, con noi ed i movimenti sociali, protagonista del cambiamento.
Riportiamo un articolo di Giorgio Cremaschi, FIOM-CGIL.
Sommano già a ben 131 miliardi di euro gli interventi complessivi, 2010-2014 decisi dal governo. E per qualcuno i mercati non sarebbero ancora contenti di questo massacro senza precedenti. In realtà, con gli ultimi provvedimenti e modifiche, il governo ha ulteriormente aggravato l’impatto antisociale della manovra. Viene salvata dal contributo di solidarietà la casta dei supermanager e dei direttori dei grandi giornali, che può festeggiare. In compenso vengono sostanzialmente cancellate le pensioni di anzianità, con una vera e propria truffa a danni dei lavoratori che hanno fatto il servizio militare o che hanno pagato di tasca loro i contributi per l’università. E con un disastro occupazionale che si preannuncia perché ci saranno centinaia di migliaia di persone costrette a rimanere al lavoro, con altrettante persone che non troveranno posto.

Tutto il costo della manovra è, alla fine, a carico del lavoro dipendente, dei pensionati e dei più poveri. I ricchi non pagano, niente, per l’evasione fiscale si fanno chiacchiere. Questa è una brutale manovra di classe, fatta da un governo squalificato, che si aggancia all’Europa solo per giustificare la propria esistenza.
Lo sciopero generale a questo punto è ancora più giustificato, ma deve dare il via a un movimento che punti a rovesciare il governo e la manovra. Dobbiamo fermarli. Dobbiamo fermare il disastro provocato da Berlusconi, ma dobbiamo anche dire basta al governo unico delle banche europeo che sta portando l’Europa a una recessione drammatica, per difendere la speculazione e la finanza. Basta con Berlusconi, basta con la Bce e l’Europa delle banche. Su questo si scende in piazza e ci si resta.
Giorgio Cremaschi
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